LA SECONDA DOMENICA DI SAN CALOGERO AD AGRIGENTO

La festa di San Calogero, che si tiene ad Agrigento, è uno degli eventi religiosi più sentiti e partecipati della Sicilia, un momento in cui fede, tradizione e folklore si intrecciano in un'esplosione di devozione popolare. Celebrata con grande fervore durante le prime due domeniche di luglio, la festa raggiunge il suo apice durante la seconda ed ultima domenica, quando i fedeli, provenienti da ogni angolo dell’isola, si radunano per rendere omaggio al santo patrono.

Il cuore della celebrazione è la processione, un fiume di persone che segue la maestosa statua di San Calogero per le vie del centro storico. Un momento carico di emozione e spiritualità, quando i devoti, con immensa devozione e coraggio, si arrampicano sul fercolo, sfidando la folla e la fatica, per salutare e baciare la statua del Santo Nero, protettore degli ammalati e degli emarginati.

Le scene sono cariche di pathos: la folla in preghiera, le mani tese verso la sacra effigie, il suono festoso delle bande musicali e i cori dei fedeli che invocano il nome di San Calogero. Ogni gesto, ogni sguardo racconta una storia di fede e speranza, di gratitudine per le grazie ricevute e di richiesta di protezione per il futuro.

Non può mancare poi il tradizionale rito della distribuzione dei pani benedetti. Il pane, simbolo di carità e condivisione, viene offerto ai fedeli come segno tangibile della benevolenza del Santo. Migliaia di pagnottelle, preparate con cura e amore, vengono lanciate alla statua durante il percorso, accolte con mani protese e cuori grati. Un gesto che richiama l’antico rito dell’elemosina e che oggi rappresenta un momento di forte unione comunitaria.

Le immagini del video raccontano tutto questo: volti segnati dalla devozione, mani che si aggrappano al fercolo, il pane che vola nell’aria, portando con sé le preghiere e le speranze di un popolo intero. È una festa che va oltre la religione, diventando un simbolo di identità e appartenenza, un momento in cui la comunità si raccoglie intorno al suo santo protettore, ritrovando nelle sue radici la forza per affrontare il presente e il futuro.
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